Case history di gestione della sicurezza attraverso mezzi e tecnologie “alternative”
Nel mondo del lavoro industriale, la sicurezza è una priorità imprescindibile, soprattutto quando si tratta di operazioni complesse che richiedono l’uso di mezzi particolari.
Nel cantiere presso nostro cliente sito in Lugo di Vicenza (VI), leader globale nella progettazione e produzione di imballaggi flessibili, dall’inizio del 2022 ricopriamo il ruolo di Coordinatore per la Sicurezza in fase di Progettazione e Esecuzione (CSP/CSE) per un grande intervento di modifica ed ampliamento sia edilizio che tecnologico del loro sito produttivo.
Quest’estate, durante le fasi di lavoro relative alla sostituzione di cupolini e messa in sicurezza di una porzione della copertura di uno dei fabbricati, è stato possibile dar corso all’intervento stesso, mediante l’impiego – come “mezzo d’opera” – di un elicottero.
Un’operazione che, oltre a migliorare l’efficienza dei lavori, ha imposto misure di sicurezza straordinarie per proteggere i lavoratori ed il contesto aziendale coinvolto.
La scelta dell’elicottero: perché è stata determinante?
I cupolini da sostituire si trovavano su una copertura di grandi dimensioni e di difficile accesso, che rendeva problematico e difficoltoso l’uso di una autogrù per lo spostamento del materiale sopra la copertura per diverse ragioni, tra cui:
- lo scarico in quota del materiale, dato il ridotto raggio di azione dell’autogrù, sarebbe stato lontano dal punto effettivo di installazione;
- la gestione e lo spostamento del materiale fino al punto di installazione avrebbe comportato un serio aggravio del rischio di caduta dall’alto da parte del personale impiegato nell’operazione. Ciò in quanto si sarebbe dovuto trasportare “a mano”. Dal punto di scarico dell’autogrù fino al punto di installazione, in un contesto in cui la copertura sottostante del fabbricato è composta da cupolini non pedonabili;
- una interferenza notevole con il blocco delle attività produttive e logistiche nei locali sotto la copertura di intervento e nell’area del raggio di azione della gru, durante le fasi di carico/scarico per la gestione necessaria del rischio di caduta dei carichi sospesi.
L’impiego di un elicottero ha offerto invece diversi vantaggi logistici, tra cui: la rapidità di spostamento dei materiali, la possibilità di raggiungere con assoluta precisione punti altrimenti inaccessibili per altri mezzi d’opera.
Ultimo ma non meno importante, la riduzione del tempo di lavorazione e quindi con una tempistica di gestione delle interferenze ridotta (un’ora circa di intervento con l’elicottero contro i due-tre giorni previsti se si fosse utilizzata una autogrù).
Tuttavia, questa soluzione ha richiesto un’attenta pianificazione in termini di sicurezza vista, sia la complessità operativa ed i rischi associati, ma soprattutto i rischi dovuti all’area di intervento in un contesto industriale con un alto rischio di incendio ed esplosione.
I principali fattori di rischio analizzati
- Rischio di caduta dall’alto: Vista l’altezza della copertura, si è fatto ricorso a sistemi di protezione individuale (DPI) di terza categoria come imbracature e linee vita temporanee che sono state utilizzate dagli operatori.
- Rischio derivante dall’elicottero: La movimentazione di carichi sospesi tramite elicottero comporta rischi significativi, tra cui la possibilità di sgancio accidentale dei materiali o interferenze dovute al forte spostamento d’aria causato dai rotori.
- Per prevenire incidenti, è stato creato un perimetro di sicurezza attorno all’area operativa; pianificata poi la rotta più sicura e meno invasiva per l’elicottero nel raggiungere il punto di carico e poi lo scarico sopra la copertura e l’area più sicura dove l’elicottero ha potuto atterrare. Si è tenuto conto dove la proiezione di polvere e/o materiali presenti nel sito fossero ridotte al minimo, nonché le aree in cui è stato vietato sorvolare data la presenza di impianti delicati e sensibili come quello di recupero di sostanze chimiche ad alto rischio.
Ciò considerato, l’intervento è stato programmato di sabato, in modo che fossero ridotte al minimo le possibili interferenze e l’attività produttiva e logistica di stabilimento della Committenza.
L’intervento è durato complessivamente circa un’ora ed è stato disposto e concordato il blocco e l’evacuazione del personale dai locali dello stabilimento presenti sotto la rotta pianificata per l’elicottero.
Coordinamento e comunicazione
Vista la delicatezza dell’operazione, è stato fondamentale un coordinamento efficace tra pilota, squadra a terra nel luogo di carico e squadra in quota nell’area di scarico. Sono stati utilizzati sistemi radio per garantire comunicazioni costanti e veloci, oltre a segnaletica visiva per guidare il pilota nelle manovre più delicate.
L’impiego dell’elicottero si è quindi rivelata un’operazione efficace che ha richiesto però un alto livello di attenzione alla sicurezza.
Buone pratiche di sicurezza fanno la differenza
Grazie a una pianificazione accurata e ad un costante controllo sul campo, l’intervento è stato portato a termine con successo. Dimostrando come in situazioni di alta complessità, il rispetto delle normative e delle buone pratiche di sicurezza possa fare la differenza.
Questo caso può rappresentare un esempio di come le aziende, affidandosi a mezzi e tecnologie “alternative” possano migliorare la produttività senza mai compromettere la sicurezza dei lavoratori, anche nei contesti più sfidanti.
Fonte: Staff Contec AQS